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Chi siamo ?


A proposito dell'UPF

L'Associazione internazionale dei giornalisti francofoni è stata creata a Parigi nel 1950 ed è divenuta l'Unione internazionale dei giornalisti e della stampa francofona nel 1971, poi l'Unione internazionale della stampa francofona (UPF) nel 2001.Questa associazione, amichevole agli inizi, si trasforma gradualmente in un sindacato professionale, riconosciuto come organizzazione internazionale non governativa dalle più grandi istituzioni internazionali o multilaterali come l'ONU, l'UNESCO, il Parlamento europeo a Strasburgo e l'Organizzazione internazionale della Francofonia (OIF) .È presente nei 5 continenti con 110 sezioni che riuniscono circa 4.000 giornalisti e collaboratori della stampa scritta, audiovisiva e internet.

I nostri valori

  • difendere e sviluppare la libertà di stampa e dei giornalisti
  • Favorire e promuovere, a livello internazionale, i rapporti tra le pubblicazioni, la radio o la televisione, i siti web e ogni altra tecnica di diffusione per la quale il francese sia la lingua di comunicazione
  • contribuire allo sviluppo della formazione e alla promozione dei giovani giornalisti all'interno dei media francofoni
  • rafforzare i legami tra editori, giornalisti e professionisti della stampa e dei media
  • promuovere la cultura e i media francofoni
  • assistere nello sviluppo di mezzi di informazione digitali
  • incoraggiare le sezioni locali della rete UPF ad organizzarsi e ad agire in difesa della libertà di stampa e di promozione e sviluppo dei media nelle rispettive regioni.

La sezione italiana

  • La sezione italiana dell'UPF è un'associazione culturale senza fini di lucro indipendente da qualsiasi movimento o partito politico, che si propone in particolare di riunire giornalisti italiani (attivi all’interno o all’esterno della Penisola), che considerano la francofonia e il multilinguismo come strumento di lavoro, come veicolo di dialogo e come stimolo alla collaborazione professionale oltre ogni frontiera. Italiano e francese sono lingue sorelle, elemento naturale e insostituibile della comunicazione tra i cittadini dei due Paesi e in particolare tra i giornalisti.
  • L’ “UPF Italie -Italia” favorisce legami nazionali e internazionali tra giornalisti, editori e in generale persone che svolgano un’attività regolare nel campo dell’informazione. Tra le attività di “UPF Italie - Italia” ci sono l’organizzazione di viaggi professionali e di convegni su argomenti legati all’informazione e alla comunicazione.
  • L’“UPF Italie - Italia” nutre grande rispetto per l’OdG (Ordine nazionale dei giornalisti italiani), la cui missione contribuisce chiaramente all’identità e alla dignità della categoria, difende il sistema di assistenza sanitaria (CASAGIT) e pensionistica (INPGI) dei giornalisti italiani.
  • L’ “UPF Italie - Italia” partecipa attivamente alle iniziative dell’UPF internazionale.
  • L’Associazione partecipa ai convegni internazionali dell’UPF con almeno una persona tra Presidente, Vice-presidenti e Segretario Generale.
  • L’“UPF Italie - Italia” prende atto del contesto specifico della regione Val d’Aosta, in cui la francofonia ha un significato del tutto particolare e in cui esiste da molto tempo una sezione dell’UPF sotto la denominazione “Union des journalistes et de la presse de langue française – Section de la Vallée d’Aoste (UIJPLF)”.

L'ultima notizia

3 maggio giornata mondiale per la libertà di stampa - il 03/05/2023 11:23 da Presidente

3 maggio giornata mondiale per la libertà di stampa

UPF Italie Italia sostiene Gariwo nella celebrazione al Giardino dei Giusti di Milano

Il saluto di Alberto Toscano, presidente di UPF Italie- Italia :

“Mi spiace molto di non poter essere oggi tra voi per questa importante iniziativa, concepita e realizzata da Gariwo, a cui l’Unione italiana della stampa francofona ha dato fin dall’inizio il proprio sostegno.

In questo periodo di crisi e di trasformazioni, noi operatori dell’informazione siamo chiamati a difendere il valore – la libertà di stampa – che dà un senso alla nostra stessa attività professionale. La democrazia è zoppa, se i giornalisti non sono capaci di esercitare coerentemente il proprio ruolo.

L’attuale dramma dell’Europa orientale ci richiama alle nostre responsabilità morali e professionali di operatori dell’informazione. L’invasione voluta da Putin in Ucraina e il giro di vite autoritario in Russia dimostrano che l’impegno per la libertà di stampa è legato a quello per la libertà dei popoli.

In Italia, abbiamo vissuto con emozione la scorsa settimana la ricorrenza del 25 aprile, con i richiami al passato e le sfide del futuro. Per noi giornalisti, la lezione del 25 aprile sfocia in questo 3 maggio. È una lezione chiarissima: la libertà non è un bene da conservare in banca, ma si costruisce tutti i giorni con un’informazione libera, coraggiosa e pluralista. “

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